Torino: Irruzione all’Asilo Occupato, misure cautelari e arresti

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Alle 6 del mattino del 29 novembre sono iniziate le operazioni per sfondare il portone dell’Asilo Occupato. La digos ha fatto irruzione per notificare 9 divieti di dimora ed effettuare quattro arresti. I reati contestati riguardano la resistenza messa in atto durante un picchetto anti-sfratto organizzato lo scorso 2 maggio in via Baltea (Barriera di Milano): violenza privata aggravata in concorso e minacce, per l’opposizione all’ufficiale giudiziario e all’avvocato accorsi per effettuarlo.

I compagni arrestati sono Daniele “Poiana”, Antonio, Silvia e Stefano; due dei destinatari dei divieti di dimora non sono stati rintracciati, mentre una persona senza documenti è stata portata via dall’Asilo.

L’operazione ripropone, con l’aggiunta delle misure detentive, quanto già messo in atto lo scorso maggio con I precedenti divieti di dimora (e il conseguente ammutinamento a tali misure): episodi di resistenza e conflittualità di modesta intensità vengono utilizzati da questura e procura per cercare di smembrare quelle realtà che si oppongono a rastrellamenti, sfratti, lager per migranti e pacificazione sottomessa del territorio urbano. I protagonisti sono sempre un pm anti-anarchici, Padalino (la cui agenda è probabilmente compilata direttamente dalla digos), e un giudice pronto ad avallare i teoremi e le strategie di cui sopra, casualmente la solita Loretta Bianco (la stessa che firmò i divieti di dimora dello scorso maggio).

I compagni e le compagne dell’Asilo Occupato hanno indetto un’assemblea questo pomeriggio alle 17.30 in via Alessandria 12.

Per diffondere gli indirizzi e attendiamo conferma delle carceri a cui sono stati destinati i tre compagni e la compagna.

via informa-azione.info