Cile: I compagni anarchici Francisco Solar e Mónica Caballero sono stati arrestati

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Ricevuto 26/07/2020

I compagni anarchici Francisco Solar e Mónica Caballero sono stati arrestati (Cile)

Nelle prime ore di oggi, venerdì 24 luglio 2020, il procuratore e la polizia hanno effettuato diverse perquisizioni e arrestato due compagni, Francisco Solar e Mónica Caballero, accusati di diverse azioni con ordigni esplosivi.

Il compagno Francisco Solar è accusato di essere la persona che nel luglio del 2019 si è recata in un ufficio postale per inviare due pacchi-bomba: uno che è esploso nella stazione di polizia di Huechuraba, causando un grave ferimento, e un’altro che è stato disinnescato dal GOPE [“Grupo de Operaciones Policiales Especiales”, gruppo di operazioni speciali dei carabineros cileni] nell’ufficio di Rodrigo Hinzpeter, ex ministro dell’Interno e attuale direttore del gruppo Quiñenco.

Mentre alla compagna Mónica Caballero viene attribuita, insieme a Francisco Solar, la collocazione di due ordigni esplosivi nei giardini dell’edificio Tánica, a Vitacura, il 27 febbraio 2020. Uno era stato posto in un bidone della spazzatura e l’altro dietro una panchina; entrambi erano stati disinnescati dal GOPE.

Gli arresti sono stati ordinati dall’11° Tribunale di Garanzia di Santiago del Cile, presieduto da Hector Barros, Procuratore della Regione Sud della Metropoli di Santiago. I compagni saranno condotti oggi [24 luglio] davanti al giudice per essere informati di questa nuova offensiva contro gli anarchici. […].

Né colpevoli né innocenti!

Libertà immediata per i compagni anarchici imprigionati.

* * *

Sul recente arresto degli anarchici Francisco Solar e Mónica Caballero (Cile)

Oggi, venerdì 24 luglio 2020, si è svolta a Santiago del Cile un’operazione di polizia contro i compagni anarchici Mónica Caballero e Francisco Solar, accusati di vari attacchi esplosivi.

L’incursione del GOPE e di altre forze di polizia nei domicili dei compagni, compreso un intervento per dispositivi ritenuti “sospetti” nella casa di Mónica a Santiago Centro, ha avuto luogo durante la mattinata. Nel pomeriggio sono state confermate delle perquisizioni avvenute contro altre persone, ma non ne conosciamo i motivi e/o i legami con gli arresti.

Ricordiamo che questi compagni non sono sconosciuti al potere, né alle diverse realtà della lotta sovversiva autonoma e antiautoritaria. Dieci anni fa, nel 2010, Mónica e Francisco sono stati arrestati, implicati e poi assolti nell’emblematica operazione denominata “Caso Bombas I”, con cui le autorità tentarono a tutti i costi di condannare gli imprigionati, legandoli ai vari attacchi anticapitalisti che si erano verificati (e che continuano a verificarsi) nella capitale e nelle province cilene.

Nel 2012, dopo essere stati assolti, Mónica e Francisco si sono recati in Spagna e l’anno successivo sono stati arrestati, accusati e condannati per un attacco esplosivo avvenuto nella penisola iberica. Dopo quattro anni di prigionia in diverse carceri, nel 2017 sono stati deportati in Cile.

Questa volta le autorità li accusano dell’attacco esplosivo, realizzato tramite la spedizione di un pacco-bomba, contro il 54° commissariato di polizia di Huchuraba, nella zona nord di Santiago, che ha causato il ferimento di otto poliziotti, e dell’attacco agli uffici di Quiñenco, contro l’ex ministro degli interni Rodrigo Hinzpeter, nel comune di Las Condes, realizzato sempre con l’invio di un pacco-bomba che è stato disinnescato. I fatti sono avvenuti il 25 luglio 2019. Queste azioni sono state rivendicate dal gruppo “Cómplices Sediciosos / Fracción por la Venganza” [“Complici Sediziosi / Frazione per la Vendetta”].

L’altro fatto di cui sono accusati è il duplice attacco esplosivo avvenuto all’interno dell’edificio Tánica, ex agenzia immobiliare Transoceánica, nel ricco comune di Vitacura, il 27 febbraio. Questa azione è stata rivendicata dal gruppo “Afinidades Armadas en Revuelta” [“Affinità Armate in Rivolta”].

Ci schieriamo dalla parte opposta rispetto alla società carceraria e ai suoi persecutori, rifiutiamo i pilastri che la sostengono e, coerentemente con le nostre convinzioni, fraternizziamo con coloro che la affrontano; quindi, esprimiamo la nostra totale solidarietà con entrambi i compagni, inviamo loro il nostro sostegno e la nostra forza per l’operazione repressiva che si trovano ad affrontare.

Rimaniamo attenti alle manovre del potere, rafforziamo le nostre reti di solidarietà, sosteniamo i nostri compagni reclusi, affinché non si sentano soli neanche per un istante. È in questi momenti che dobbiamo essere presenti, in un modo o nell’altro.

Fino alla distruzione dell’ultimo baluardo della società carceraria!
Libertà per Mónica Caballero e Francisco Solar!
Finché esisterà miseria, ci sarà ribellione!

Red Solidaria Antikarcelaria con Juan y Marcelo
Venerdì 24 luglio 2020, Santiago del Cile