Grecia: Intendono distruggere la memoria!

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Ricevuto 04/02/2021 via malacoda.noblogs.org

Intendono distruggere la memoria! Urgente solidarietà internazionale con il compagno rivoluzionario Dimitris Koufondinas

«L’organizzazione rivoluzionaria 17 Novembre non esiste più. Toccava a me, di quell’organizzazione, parlare, riempire il vuoto del silenzio. In questa lunga lotta non importa se si cade, importa trovare un’altra mano per poter continuare. Le strade cambiano, i tempi cambiano, i modi cambiano, ma lo scopo è lo stesso» – Dimitris Koufondinas

Il 22 dicembre 2020 il rivoluzionario imprigionato Dimitiris Koufondinas è stato prelevato dalla sua cella e trasferito dai sotterranei del carcere di Korydallos, dove era detenuto, al carcere di Domokos. L’8 gennaio ha iniziato uno sciopero della fame esigendo di il ritorno a Korydallos, dove avrebbe dovuto essere secondo una legge che il governo ha adottato. In solidarietà, anche gli anarchici imprigionati Nikos Maziotis e Giannis Dimitrakis sono in sciopero della fame dal 16 gennaio. Altri prigionieri, Vaggelis Stathopoulos e Polikarpos Georgiadis, hanno fatto uno sciopero della fame della durata di cinque giorni. Sono già passati 26 giorni da quando Dimitris Koufondinas ha iniziato lo sciopero e la salute del nostro compagno è peggiorata notevolmente a causa del fatto che non è la prima volta che affronta uno sciopero della fame. È stato portato in ospedale e posto in isolamento totale. È ovvio che lo Stato greco non ha nessuna intenzione di cambiare la propria decisione, imponendo passivamente una condanna a morte non ufficiale. Dall’inizio di questo sciopero della fame molte persone hanno mostrato il loro sostegno. Quella che segue è una serie di azioni pubbliche che sono avvenute da quando il nostro Koufondinas è in sciopero della fame.

— Intervento presso l’Associazione degli Avvocati ad Atene.
— Intervento fuori dalla casa di Arios Pagos (Corte Suprema di Cassazione).
— Intervento presso l’ufficio dell’avvocato, membro del Consiglio Centrale Scientifico Penitenziario e stretto collaboratore della Segreteria Generale della Polizia Anticrimine, che è uno dei principali responsabili del trasferimento di Koufondinas.
— Molti compagni che stanno a fianco di Koufondinas hanno occupato gli uffici del partito al governo (Néa Dimokratía) e in seguito interrotto una conferenza del Ministro della Protezioni dei Cittadini (corrispettivo del ministro per l’ordine pubblico) a Patrasso.

Durante tutto questo tempo, quasi ogni giorno, sono state fatte scritte murali, affissi striscioni in ogni angolo delle città e scritti testi a sostegno della lotta di Koufondinas. Si sono verificati molti attacchi contro molteplici obiettivi (banche, entità capitaliste, politici, ecc.). Due giorni di azione hanno già avuto luogo in varie città della Grecia, dove la polizia ha attaccato violentemente per fermare qualsiasi movimento di solidarietà con Koufondinas.

Nel mezzo della pandemia, la repressione dello Stato sta evolvendosi nella forma più sfrenata e regolare che abbiamo sperimentato negli ultimi anni. Sulla base di quanto detto e del fatto che la salute del nostro compagno è in pericolo a causa dello sciopero della fame, è imperativo che ogni uomo e donna in lotta sia informato e stia accanto a Koufondinas, perciò auspichiamo che la voce solidale con Dimitris Koufondinas raggiunga ogni angolo del mondo.

Compagni greci coinvolti nel movimento di solidarietà per Koufondinas

Testo dei Compagni anarchici internazionali in solidarietà

Dall’8 gennaio 2021 Dimitris Koufondinas, rivoluzionario imprigionato in Grecia, è in sciopero della fame per protestare contro il trasferimento nel carcere di Domokos, un moderno inferno ad alta sicurezza che è un cimitero per i reclusi incontrollabili del sistema carcerario greco. Anche in base ai criteri dello Stato greco avrebbe dovuto essere rimandato al carcere di Korydallos ad Atene. Dimitris Koufondinas è imprigionato dal 2002, essendo stato condannato per appartenenza all’organizzazione rivoluzionaria 17 Novembre e per le azioni compiute mentre ne era membro.

Anche se non siamo d’accordo con la concezione teorica dell’organizzazione, riteniamo che sia importante dare un quadro generale dell’organizzazione, che ha condotto una campagna di guerriglia urbana durata oltre 27 anni, con rapine a mano armata, uccisioni e attacchi dinamitardi contro lo Stato greco, le banche, gli affaristi, prendendo di mira anche gli interessi americani, turchi e britannici in Grecia, ad esempio con l’uccisione di Richard Welch, un capo della CIA, e di Stephen Saunders, un funzionario militare inglese. Altre azioni significative sono state:

— Undici espropri per un totale di 3,5 milioni di dollari.
— L’uccisione di Pantelis Petrou, il vice-direttore della polizia antisommossa (MAT).
— L’uccisione del vice-capo del Gruppo congiunto di sostegno militare degli Stati Uniti alla Grecia, George Tsantes.
— L’uccisione di Nikos Momferatos, editore di alcune testate giornalistiche di destra. Il testo lasciato vicino al suo corpo accusava Momferatos di collegamenti con la CIA, affermando che la Grecia «è rimasta un regime fantoccio nelle mani degli imperialisti americani e dell’establishment economico».
— Il ferimento di Dimitris Angelopoulos, uno dei principali industriali greci, in quanto lui e altri esponenti della «classe della grande borghesia» greca stavano spolpando la Grecia a spese dei lavoratori.
— L’uccisione più significativa in relazione al presente fu quella del deputato di Néa Dimokratía Pavlos Bakoyannis nel settembre 1989. Si tratta del padre di Kostas Bakoyannis, l’attuale sindaco di Atene, che è anche figlio di Dora Bakoyannis, sorella dell’attuale primo ministro Kyriakos Mitsotakis.
— Altre uccisioni furono quelle del capitano della marina americana William Nordeen, funzionario militare addetto alla difesa degli USA, il cui veicolo fu distrutto da un’autobomba a pochi metri dalla sua residenza, e quella del sergente dell’aeronautica americana Ronald O. Stewart, che fu ucciso da una bomba fatta esplodere fuori dal suo appartamento. Furono colpiti anche Çetin Görgü, addetto stampa turco, ucciso nella sua auto, e Ömer Haluk Sipahioğlu, un consigliere dell’ambasciata turca, ucciso in una strada di Atene. Il proprietario di navi e cantieri Constantinos Peratikos fu colpito mentre usciva dal proprio ufficio.
— Nel 1985 l’organizzazione fece esplodere il suo primo ordigno contro un autobus pieno di poliziotti in assetto antisommossa; un lungo cavo fu impiegato per far esplodere una carica composta di esplosivi da cava rubati, che detonando uccise un poliziotto.
— La 17N colpì quattro uffici delle imposte con altrettanti ordigni.
— Nel dicembre 1989, la 17N sottrasse 114 razzi anticarro in disuso da un deposito militare greco a Sykourion (Larissa). Tra il 1990 e il 1999, il 17N ha condotto 24 attacchi con razzi, tutti mirati a delle strutture (tranne tre diretti a persone). Nel novembre 1990 fallì un attacco con razzi contro la limousine blindata dell’armatore Vardis Vardinogiannis. Successivamente un attacco con razzi ebbe luogo contro un edificio della British Petroleum. Nel maggio 1991 un attacco con razzi avvenne contro gli uffici della Siemens. Nel dicembre 1991 un attacco simile contro la Viohalco, una compagnia industriale greca. Nel 1991, la 17N lanciò un razzo contro un autobus della polizia antisommossa, uccidendo un agente e ferendone 14. Nel maggio 1994 ci fu un attacco con razzi contro un edificio dell’IBM. Nel marzo 1995 due razzi contro Mega Channel. Venne impiegato un altro razzo per attaccare una filiale della statunitense Citibank ad Atene; l’attacco causò danni ma nessun ferito, poiché il razzo non esplose. Quest’ultimo fu sparato con un comando a distanza da un veicolo parcheggiato fuori dalla banca in via Drossopoulou, nell’area di Kypseli.
— Il 29 giugno 2002 le autorità greche hanno arrestato Savvas Xiros, ferito dopo un fallito attacco alla compagnia di traghetti Minoan Flying Dolphins al Pireo. La perquisizione di Xiros e l’interrogatorio [effettuato mentre era semi-incosciente, ferito e stordito da forti dosi medicinali] hanno portato alla scoperta di due abitazioni e all’arresto di altre sei persone, compresi due fratelli di Savvas. Un ex studente di matematica di 58 anni che viveva in clandestinità dal 1971, Alexandros Giotopoulos, fu identificato dalle forze di polizia come un dirigente dell’organizzazione e arrestato il 17 luglio 2002 sull’isola di Lipsi. Il 5 settembre, Dimitris Koufondinas, identificato [dalle forze di polizia] come principale artefice delle operazioni del gruppo, si è consegnato alle autorità.

I compagni greci ci riferiscono che a causa dell’età (68 anni) la sua salute è peggiorata gravemente, che perde e riprende coscienza, che molto probabilmente morirà o cadrà in coma. Presto sarà mandato in una struttura ospedaliera dove le persone vengono condotte a morire.

Assieme ai nostri compagni greci, vediamo nel palese tentativo dello Stato greco di isolare e non trasferire Koufondinas al carcere di Korydallos l’annientamento di un rivoluzionario, contro cui intendono vendicarsi a causa dell’uccisione di Pavlos Bakoyannis da parte della 17N. A questo si aggiunge l’attacco alla memoria della «lotta armata» non solo contro lo Stato greco, ma contro tutti i sistemi di potere sul piano internazionale, così da cancellare la memoria di coloro che osano ricorrere alla violenza rivoluzionaria contro di loro, come hanno tentato nei confronti di tanti gruppi rivoluzionari nel passato. Non è una coincidenza che dopo la crisi economica e con la pandemia attualmente in corso, i controllori delle nostre vite stiano cercando di azzerare le rotture che continuano a verificarsi, per imporre al mondo un nuovo apparato ancor più repressivo. Vogliono distruggere la memoria del fatto che la violenza abbia rappresentato per loro una minaccia. Cercando anche oggi di porre una divisione tra quanti sarebbero «violenti» e «non violenti».

Ora più che mai abbiamo bisogno di agire a livello internazionale, di non lasciarci isolare a vicenda. Non lasciare che cerchino di distruggere la nostra memoria, perché ci sia una continuità!

Dalla più piccola scintilla può nascere una tempesta che non sarà mai fermata!

Dimitris Koufondinas, il conflitto continuerà! Forza ai compagni anarchici Nikos Maziotis e Giannis Dimitrakis, anch’essi in sciopero della fame!

Compagni anarchici internazionali in solidarietà

[Testi pubblicati in inglese su actforfree.nostate.net e tradotti da malacoda.noblogs.org].